STEPCHILD ADOPTION: VA CONSIDERATO IL SUPERIORE INTERESSE DEL MINORE
La Corte di Appello di Napoli, con sentenza n. 145/18, ha accolto la domanda di adozione da parte di una donna unita civilmente alla madre biologica del bambino, il quale era stato concepito grazie alla procreazione assistita fortemente voluta da entrambe le donne.
Anche nel caso di coppie omosessuali, secondo la Corte, trova applicazione l’art. 44 comma 1 lett. d della L. 184/1983 (in materia di adozione) qualora venga riscontrato un duraturo vincolo affettivo tra l’adottante e l’adottato. La qualifica di madre, pertanto, nel caso di specie va riconosciuta in capo ad entrambe le donne avendo le stesso condiviso non solo la scelta in merito alla procreazione assistita, ma altresì il mantenimento e l’educazione del bambino.
La Corte ha inoltre sottolineato che nelle decisioni in materia i giudici devono tenere conto in primis del superiore interesse del minore ad un ambiente familiare sereno ed equilibrato.