SEPARAZIONE: LA MOGLIE CHE SCEGLIE DI LAVORARE PART-TIME HA DIRITTO ALL'ASSEGNO?
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5242/2024, è tornare ad esaminare la questione del riconoscimento dell'assegno di mantenimento al coniuge separato che scelga di continuare a lavorare part-time.
Nel caso di specie, il Tribunale dichiarava la separazione di due coniugi respingendo la richiesta avanzata dalla moglie di vedersi riconosciuta una somma a titolo di assegno di mantenimento. La moglie impugnava quindi la sentenza dinanzi alla Corte d’Appello, la quale, confermando la decisione del giudice di primo grado, affermava che alla moglie non spettasse l’assegno di mantenimento in quanto la stessa avrebbe potuto incrementare i propri introiti cercando un lavoro full time o altra occupazione part time con cui completare l’orario lavorativo, anche grazie alla laurea conseguita in costanza di matrimonio.
La Corte d’Appello ribadiva quindi che la moglie non potesse far gravare economicamente sul marito la propria scelta di non adoperarsi per cercare una migliore o ulteriore occupazione.
La Corte di Cassazione, investita della questione, ha osservato innanzitutto che “il richiedente l'assegno di mantenimento è gravato dall'onere di dimostrare che la situazione in cui versa non sia ascrivibile a sua colpa, in modo che rimanga escluso che egli, pur potendo, non si sia doverosamente adoperato per reperire o migliorare la propria occupazione lavorativa retribuita in maniera confacente alle sue attitudini/capacità.”I giudici distrettuali della Suprema Corte hanno quindi ritenuto che la moglie si trovasse proprio in queste condizioni di colpa, perché si avvaleva ancora di un orario lavorativo parziale con stipendio ridotto, pur avendo conseguito la laurea in scienze politiche nel 2012 e malgrado i tre figli fossero oramai divenuti maggiorenni.
Per questi motivi la Corte di merito ha negato l'esistenza di una penalizzazione professionale da riequilibrare e che l'appellante potesse porre a carico dell'altro coniuge le conseguenze della mancata conservazione dello stile di vita matrimoniale.