Se scoppia una lite fra soci sull’aumento di capitale si ricorre all’arbitrato
Può essere devoluta agli arbitri la lite fra soci sulla validità della delibera assembleare che ha per oggetto diritti disponibili come nel caso specifico l’aumento di capitale. E ciò anche se tali controversie non sono menzionate espressamente nella clausola compromissoria che deroga alla competenza del Tribunale. Lo stabilisce l’ordinanza n. 17283/15 della Cassazione dando una interpretazione della normativa (artt. 34-37, d.lgs 5/2003) in tal senso: l’impugnativa di una delibera societaria non è altro che una controversia fra socio e società, è inutile dunque invocare lo statuto societario e non c’è alcuna argomentazione che consenta di ritenere che le controversie sulla validità delle delibere assembleari debbano essere escluse dalla competenza arbitrale quando hanno per oggetto diritti disponibili. Anzi è vero il contrario: controversie di questo tipo, per la loro peculiarità devono essere risolte presto. Il ricorso dei soci di minoranza viene così rigettato.