RECENTI POSIZIONI SULLA NEGOZIAZIONE ASSISTITA
La negoziazione assistita è un istituto dell’ordinamento italiano che consiste nella risoluzione di una lite su diritti disponibili attraverso la sottoscrizione di una convenzione di negoziazione, è quindi un tentativo di risolvere la controversia in maniera amichevole. Un giudice ha però di recente preso atto dell’onerosità di questa procedura e, con un’ordinanza (del 16.01.2020 della terza sezione civile del tribunale di Verona), ha bocciato la normativa italiana, ritenendo di non applicarla perché in contrasto con la normativa europea, nella parte in cui la stessa impone la negoziazione assistita come condizione obbligatoria, tranne quando comporti esborsi esigui. Stando al giudice di Verona, la norma (art. 3, comma 1, del D.L. n.132/2014), deve essere disapplicata perché risulta essere in contrasto con l’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e con gli articoli 6 e 13 della CEDU, che stabiliscono il principio della “tutela giurisdizionale effettiva”. Si dovrebbero fissare importi fissi inderogabili, una specie di calmiere, come viene previsto per le spese di mediazione, nelle quali sono stabilite riduzioni del compenso per i conciliatori quando la mediazione costituisce una condizione a procedere della domanda giudiziale.