LA RESPONSABILITA’ MEDICA E L’EQUIPE
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22007/18, ha ribadito che in tema di responsabilità medica dell’equipe, ogni componente della stessa ha l’obbligo di diligenza non solo riguardo alle sue specifiche mansioni, ma anche nell’esercizio del controllo sull’operato degli altri appartenenti all’equipe. Pur ritenendo operante il principio dell’affidamento sull’operato dei colleghi come limite all’obbligo di diligenza, tale principio, a parere della Corte, non può infatti essere invocato dal singolo soggetto quale giustificazione per il suo mancato controllo dell’altrui condotta quando questa integri una palese violazione del complesso delle regole tecniche-scientifiche (c.d. leges artis).
L’equipe medica va pertanto considerata alla stregua di un unico soggetto e i singoli componenti devono accertarsi che l’apporto professionale di ciascuno si accordi con quello degli altri membri in vista dell’obiettivo comune. L’eventuale errore su cui va esercitato il controllo deve però rientrare nel bagaglio di conoscenze del sanitario medio oltre che appartenere allo stesso settore di specializzazione. La Corte ha inoltre precisato che ad intervento avvenuto il singolo appartenente all’equipe non può disinteressarsi del paziente tout court operando anche per il decorso post operatorio l’obbligo di controllo.