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Il danno esistenziale non e' risarcito senza prova che il mobbing ha peggiorato la vita del lavoratore

Il danno esistenziale per mobbing non viene risarcito se il lavoratore non prova quanto le condotte vessatorie del datore abbiano peggiorato la sua vita. E ciò perché si tratta di una voce di pregiudizio non patrimoniale indissolubilmente legata alla persona: non bastano dunque le persecuzioni disciplinari e l’inattività forzosa cui il dipendente è risultato soggetto per colpa dell’azienda; ma, affinché scatti il ristoro, deve ritenersi necessaria la dimostrazione che siano alterati l’equilibrio e le abitudini di vita del danneggiato.