Articoli

EMERGENZA COVID-19: VERSO LA FASE 2

Il 26 aprile il Presidente del Consiglio ha illustrato i tratti salienti della c.d. Fase 2, ossia le “Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale” in vigore dal 4 maggio fino al 17 maggio compreso e contenute nel DPCM di pari data.

Appare quindi opportuno mettere in evidenza le disposizioni che maggiormente interessano il comportamento dei cittadini:

 

  • Per quanto riguarda gli spostamenti all'interno della stessa Regione, questi rimangono consentiti se motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, con l’aggiunta di quelli necessari per incontrare i congiunti (tra cui si ricomprendono anche i fidanzati legati da rapporto stabile). Resta fermo in ogni caso il divieto di assembramento, con l’obbligo quindi del distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo di protezioni delle vie respiratorie. E’ fatto invece divieto, tra Regioni diverse, a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. In ogni caso è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

  • In riferimento all’accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, esso è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; fatta salva la possibilità per il sindaco di disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera. Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse. Il DPCM introduce altresì la possibilità di svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

  • In relazione ai luoghi di culto, invece, l’apertura è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro. Inoltre, per quanto attiene a tale ambito, sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

 

  • Infine, per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.

 

  • Dal 4 maggio potranno riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso, con possibilità già dal 27 aprile di procedere alle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti.