DIVORZIO: LA RINUNCIA ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO INTEGRA RINUNCIA ANCHE ALL’ASSEGNO DI DIVORZIO?
Assegno di mantenimento e assegno di divorzio sono due istituti distinti e con finalità diverse, pertanto, l'assegno divorzile, non è condizionato al riconoscimento dell'assegno di mantenimento. Va precisato che le condizioni economiche in costanza di separazione costituiscono, tuttavia, un parametro di riferimento sul quale il giudice del divorzio basa la propria valutazione per l’eventuale riconoscimento di un assegno di divorzio.
Se l’assegno di mantenimento è una misura che viene concordata tra i coniugi o, in assenza di accordo, disposta dal giudice al momento della separazione, tenendo conto di una serie di parametri tra cui, oltre alla differenza tra le condizioni reddituali dei due coniugi, anche la durata del matrimonio e la capacità del coniuge più debole di lavorare per mantenersi da sé, l’assegno divorzile, invece, ha la funzione di garantire autonomia e indipendenza economica del coniuge con il reddito minore tra i due.
La giurisprudenza ha più volte chiarito che il coniuge più debole che in sede di separazione ha rinunciato all'assegno di mantenimento non è condannato a rinunciare anche a quello di divorzio, e infatti ogni clausola che prevedere la rinuncia all'assegno divorzile, è da considerarsi nulla.
Tuttavia, va rilevato che la rinuncia all'assegno di mantenimento viene valutata dal giudice in sede di divorzio, e senza delle prove che dimostrino un depauperamento delle condizioni economiche, il giudice potrebbe negare la richiesta di assegno divorzile.