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DIRITTO TRIBUTARIO: COME FUNZIONA IL CONDONO FISCALE

Nel nuovo Decreto Sostegni è stato previsto un condono limitato che riguarderà le cartelle esattoriali con un tetto di 5000 euro, limitatamente al periodo 2000-2010 e solo per coloro che presentano un reddito imponibile che non supera i 30.000 euro (soglia valida sia per le persone fisiche che per le società).

Come precisato più volte i motivi che hanno portato all’inserimento di tale misura all’interno del Decreto sono riconducibili all’esigenza che gli agenti della riscossione si concentrino esclusivamente sui crediti effettivamente esigibili, senza sprecare tempo e risorse nel tentativo di recuperare crediti di soggetti falliti, nullatenenti, sottoposti ecc., a maggior ragione in un periodo come questo.

Resteranno esclusi dal condono: i debiti per aiuti di Stato; sanzioni penali; importi da sentenza di condanna della Corte dei conti; risorse dell’Unione europea, come i dazi; Iva all’importazione.

La data dell’azzeramento verrà decisa con un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze da approvare entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto. Fino a quel momento, restano bloccate tutte le attività dell’agente della riscossione che riguardano il recupero delle cartelle fino a 5mila euro, oltre che i loro termini di prescrizione.

Tale misura non esclude la necessità di una riforma del sistema fiscale che permetta di lottare contro l'evasione fiscale in modo più efficiente.