DIRITTO DI FAMIGLIA: NULLO IL MATRIMONIO ANCHE DOPO VENT'ANNI DI CONVIVENZA?
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7925/20, si è pronunciata sul riconoscimento della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio.
Nel caso di specie, il Tribunale ecclesiastico dichiarava la nullità di un matrimonio a causa dello stato di incapacità a prestare il proprio consenso al matrimonio da parte di uno dei coniugi. Il marito si rivolgeva quindi alla Corte di Appello proponendo domanda di riconoscimento della sentenza ecclesiastica.
Contro il riconoscimento da parte della Corte d’Appello, proponeva ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione il Procuratore Generale, il quale lamentava la mancata valutazione, da parte della Corte d’Appello, della lunga durata del rapporto (nella specie, ventennale) causa ostativa al riconoscimento della sentenza ecclesiastica.
La Corte di Cassazione. esaminati i motivi di ricorso del Procuratore, rigetta il ricorso confermando l’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale per cui, l’eccezione della durata ultratriennale del matrimonio è da considerarsi eccezione in senso stretto, ossia rilevabile solo su istanza di parte. Tale eccezione non era stata sollevata, nel caso di specie, dalla moglie (peraltro volontariamente contumace).