Articoli

DIRITTO DEL LAVORO: USO DEI SOCIAL SUL POSTO DI LAVORO

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3133/19, ha rigettato il ricorso di una dipendente che aveva impugnato il licenziamento avvenuto perché il datore di lavoro aveva riscontrato, mediante la cronologia del computer, numerosi accessi della dipendente ai social durante l’orario di lavoro, circostanza peraltro non negata da quest’ultima.

I giudici di merito avevano ritenuto essenziale il fatto che fosse necessaria una password personale per l’accesso ai social oggetto della vertenza, tale evenienza è stata considerata sufficiente per ritenere che la fosse proprio quella dipendente ad accedere di volta in volta alle proprie pagine social.

Il comportamento tenuto dalla donna integra, sia per i giudici di merito che per quelli di legittimità una grave inadempienza, tale da far venir meno il necessario rapporto di fiducia tra datore e dipendente e da giustificare quindi l’avvenuto licenziamento.